Sono ancora viva. :P

... in compenso, sto affrontando un periodo davvero altalenante.
Sapete, quei periodi in cui si è forti e sicuri e subito dopo, basta un minimo e ti trovi giù. Eccolo.

Su: Grazie al corso ho conosciuto un autore italiano di cui mi sono letteralmente innamorata: Frezzato. Oh, giuro, non lo avevo mai sentito nominare. Mi sono stra-innamorata persa delle sue tavole a colori, del chara design, delle atmosfere, della precisione con cui colora...Wow.

Giù: Sempre grazie al corso, sono nati nuovi problemi e conflitti interiori: in particolare, oggi c'era uno sceneggiatore che è venuto a dirci due cose e tra queste due cose, ci ha detto che in pratica il manga in italia non si può fare. Sì, lo so, la solita roba. Non se ne intendeva molto di manga, per cui diciamo che ha un po' generalizzato e su questo punto di vista non posso biasimarlo. Tuttavia mi viene da pensare: quante persone che lavorano come editori non sanno una sega di manga e generalizzano in modo così sprezzante?
Cioè...qual'è il metro di valutazione col quale ritengono un manga un manga?
Parlare del Giappone?
Impaginare al contrario?
Le tematiche?
O peggio, il ritmo narrativo?

Allora, se si tratta delle prime due cose, mi ritengo già esclusa. Se si parla della terza, un po' meno, ma non me ne preoccupo. Se si tratta dell'ultimo, mi troverei praticamente nella categoria dei "mangaka" perduti.
Ma anche se fosse...come può un ritmo narrativo frenare la vendita?

Boh, enigma.
Inoltre vabbè, le solite pare rompicazz che mi faccio sempre, tra cui: "Ma io come camperò, fra un paio d'anni?", "Mi accetteranno aalla scuola del fumetto?","Mi obbligheranno a diventare una fumettista di puro fumetto italiano?"... Vabbè.

Metà: Avete mai visto la pubblicità dell'Opel Agila?
XD
Stavo pensando che semmai vedrò un giorno il regista, lo prenderò a schiaffi. E questo me lo appunto.XD
Cioè...XD E' la pubblicità più assurda nella storia della televisione. Un'incongruenza unica e con la I maiuscola.

Ok, vediamo di andare per punti:

E' mattina, una donna dall'aspetto intelligente(si sà, l'apparenza inganna), si alza dal letto, in cui c'è anche sua figlia; esce nuda e con la coperta addosso e la porta si chiude, lasciandola fuori di casa. Suona, ma la figlia non risponde; entra in macchina e decide di andare al lavoro. Passa di fianco ad un negozio di abbigliamento e trova un paio di scarpe addosso ad un manichino buttato, le indossa e poi passa dentro una parata e prende una bandiera e ci si fa un vestito. Si mette il rossetto e arriva al lavoro appena in tempo.

1_Perché esce nuda e solo con la coperta addosso, per prendere un giornale?
2_Perché era nuda a letto, se a letto c'è la figlia e non un avvenente uomo?
3_Sua figlia la lascia senza coperta?
4_Perché non prova un pochetto di più a suonare, così sua figlia si sveglia e la fa entrare?
5_Perché decide di andare al lavoro COSì?!
6_Se le chiavi della macchina erano in casa(come tutti si aspetterebbero), come ha fatto a prenderle?
7_Se invece le chiavi erano in macchina, com'è possibile che nessuno le abbia rubato la macchina?
8_Com'è possibile che qualche negozio butti via un manichino con le scarpe nuove ancora addosso?
9_Caspita, e SONO ANCHE DEL SUO NUMERO!
10_Magari le hanno buttate perché una è rotta. bene, ma allora che se le mette a fare?
11_Possibile che lei passi in mezzo ad una parata, quando durante le cerimonie di questo tipo la strada è chiusa alle macchine?
12_Solo io trovo che rubare una bandiera ad una parata d'onore sia un gesto molto maleducato?
13_Se si cuce il vestito, chi guida?
14_Con che strumenti?
15_Lo sa che mettersi il rossetto in macchina può far scattare la multa?
16_Dove le trova le pratiche già fatte, quando arriva al lavoro?
17_Com'è possibile che arrivi in ritardo al lavoro, se non ha neanche perso tempo a fare colazione e vestirsi, anzi, ha fatto tutto per strada?

Ma soprattutto....

18_SUA FIGLIA DOV'è?!XD

Ragazzi, diciotto domande in quanti minuti di pubblicità? Pochissimi.
X°°°°D

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16 commenti:

Kimahri del Vento ha detto...

Sebbene tu mi abbia posto l'attenzione sulla parte ironica, ho letto con piacere anche la prima parte del post.
Ma in fondo le opinioni sono opinioni... Ognuno ha le sue. Un po' come il buco nel sedere.
Se si vuole far fumetto è bene svincolarsi dai pregiudizi, ed essere liberi di farlo come si vuole, dando così il meglio della propria arte e del proprio mondo interiore.

Sarebbe un po' come dire che chi dipinge in una maniera leggermente diversa dall'ordinario non meriti di essere visionato. E così il fumetto: ogni artista è tale perchè ha la libertà di esprimere se stesso indipendentemente dall'etichetta con cui il suo lavoro può essere catalogato.

Se il tuo modo di fare fumetto non è abbastanza manga per i benpensanti, non è mica un dramma. L'essenziale è riuscire piuttosto a fare qualcosa di buono... e a far trasparire la propria passione anche a chi legge.

Lo so, sto continuando a fare insulsi discorsi avulsi dal concetto monetario che tanto piace alla società odierna... ma sai, sono un fervido idealista.
;)

Unknown ha detto...

frezzato è un grande e gli editori spesso non lo sono, la chiudo così ;)

Salvatore Nìves ha detto...

ed io quoto onibaka, che ha centrato chiaramente il punto della situazione.

Lo spot della opel mi ha fatto sbellicare...ma non mi è ancora capitato di vederlo e attualmente sono contento di NON averlo fatto! X°°°D

Per il resto, ti dico perchè in italia non è possibile fare manga:
1-C'è chiusura mentale e pregiudizio, un bel pò di ignoranza rispetto a ciò che il manga realmente è, ed una tradizione a fumetti occidentale vincolante;
2-(la più importante) gli editori non se ne fregano una mazza di investire su progetti manga italiani, visto che hanno dall'altra parte tutto un mondo giapponese da importare a prezzi mooolto più bassi che se pubblicassero un italiano. In più rispetto a titoli che hanno già di per sè una "promozione" avviata e autori conosciuti.

Cristallino, no?

Poi ci si lamenta che l'italia non evolve...

KoShiatar ha detto...

Se ti piace Frezzato dovresti star capendo da sola come si risolverà il tuo dilemma.
È vero, con il manga "puro" in Italia non si pubblica, perché ci sono già i giapponesi che lo fanno meglio. Meglio dire le cose come stanno subito, fuori il dente fuori il dolore.
Ci ho pensato su per 15 anni e ho concluso con me stessa che secondo me l'imitazione del manga non funziona, o funziona in pochissimi casi.
Ma quando si acquista un po' di apertura mentale, si capisce che si può creare qualcosa di completamente nuovo senza rinnegare l'amore per il manga, qualcosa che però né i giapponesi né gli occidentali hanno già creato. Questa sarà la chiave per suscitare interesse.

Dario Rigon ha detto...

l'ignoranza italiana è tristissima.
auguri..

Eleonora Bruni ha detto...

Frezzatoo! Alla fumetteria francese vendono il suo sketchbook a 19 euro ;__;!!
C'era lui prima del fenomeno "barbucci" così mi hanno detto, è un grande sisi *Q*
Comunque per il fatto che in italia non si può pubblicare manga, *cof* che bello alla fine si torna sempre su questo discorso eh? XD
Non dipende piu da CHI lo dice, ma dalle case editrici, ricordi quando ti dissi cosa ci riferì il nostro prof di anatomia? di non prendere "gli occhioni" (detto scherzosamente), ora bisogna vedere se le case editrici rifiutano (esempio) un fumetto con uno stile adatto ai lettori italiani, ma con stile di narrazione orientale. Poi piano piano si passerà al resto *risata malefica*

Dario Rigon ha detto...

hanno solo paura di investire.
Sono convinto che miriadi di bambinetti prenderebbero manga italiani senza rendersene conto. Anzi, sono sicuro che con l'alta interagibiità tra italia-bambinettiitalianiprontiaiscriversiaqualsiasicosa tutto cio' funzionerebbe bene.
Non dimentichiamoci che "disegno-manga" della deagostini ha un gran numero di discepoli..

Eleonora Bruni ha detto...

Gia, quella community ormai mi fa paura.
Ora però mi chiedo, investire in manga italiani per cose "commerciali" o per cose come "fumetto serio" ? Ok siamo in Italia, ormai qui si punta solo a cose commerciali, ma se si prende per esempio la Francia, non si trovano solo fumetti commerciali, anzi.
Come ho gia detto a molti, tutti si fanno la solita sega mentale: eh chi mi pubblica chi mi pubblica? Una volta trovato chi ti pubblica, hai chi ti legge? Almeno io, non voglio il lettore commerciale, e non penso lo vogliano gli altri, esempio i membri della fanzine, secondo me è questo il vero problema, non tanto chi ti pubblica :\ Poi ovviamente ci sono molti fumetti ITALIANI che non sono commerciali(non mi riferisco a fumetti stranieri pubblicati in italia eh)

Ilenia Gennari ha detto...

Sì, quoto. ._.

KoShiatar ha detto...

Io continuo a pensare che a voler disegnare il manga italiano sono in tantissimi, a volerlo comprare in pochi. A meno che, appunto, non offra qualcosa che i manga che già esistono in abbondanza non offrono. Basta vedere l'esperimento Mangaka: un fallimento clamoroso (e prevedibile), perché dentro c'era poco o niente che non si trovasse in qualche altro album già presente in fumetteria a costo minore.

@Dario: Grazie di avermi dato dell'ignorante, ma la tua posizione sull'argomento è nota a tutti. Fatalità, però, non sei inseguito dagli editori.
Trovami qualcuno che abbia davvero imparato a disegnare col corso della De Agostini. Io trovo a malapena sufficiente la qualità dei disegni nei fascicoli. La maggior parte dei frequentatori di quel sito è giovanissima e trovo che la cosa parli da sé. I bambinetti saranno anche tanti, ma dimentichi che quando crescono di solito evolvono il loro modo di pensare, ovvero cercano cose nuove.

Ilenia Gennari ha detto...

Non litigate! é-è
Sicura Ko che parlasse di te e non degli editori? X°D

KoShiatar ha detto...

Sono sicura solo che Dario dichiara di detestare tutto quel che non è "manga puro", in base a criteri che solo lui conosce però.
Per cui se ti dico che ibridarsi va bene e anzi è desiderabile, probabilmente sta insultando me. :P

In ogni caso... ho notato che molti se la prendono con gli insegnanti della scuola del fumetto perché dicono loro di non essere "troppo manga". Il fatto è che non è che lo dicano perché sono brutti, cattivi, invidiosi del loro stupefacente talento manga o hanno la forfora a nevicata. Lo dicono perché ci sono passati per primi. Hanno già fatto il giro degli editor alle fiere, si sono sentiti dire "non interessa" e tutte le altre cose poco simpatiche.
Secondo me a molti di questi fanatici del manga manca una dose di umiltà direttamente in vena. Voglio dire... sono in costante contatto con gente che disegna in stili molto più richiesti, e fanno fatica a sbarcare il lunario. Loro come credono di fare? Sembrano tutti convinti che disegneranno il nuovo Sailor Moon e perciò nessuno li può criticare... mah.
Non sto parlando di te né di molti altri che invece conoscono bene i limiti della loro scelta di questo stile di disegno. Pur sapendo bene a cosa andavano incontro hanno deciso di andare avanti, e per questo li rispetto. Ma se ti parlo di gente che si è autoproclamata il profeta del manga italiano... sono sicura che qualche nome viene in mente anche a te.

Ilenia Gennari ha detto...

Sì, mi viene in mente e ti giuro che me ne dispiace un sacco, perché non sanno quello che dicono. Cioè, adesso, detto sinceramente. Li rispetto e questo non si nega, ma certe cose se non sono giuste, non lo sono. La cosa che più mi urta è che poi tutto quello che dicono viene preso per oro colato anche se non è la verità. Così facendo si estende un'idea sbagliatissima che non fa altro che ostacolare il lavoro di chi desidera fare quello che vuole, con lo stile che vuole. Senza contare la pagina di wikipedia errata. Che sta lì e tutti la leggono tranquillamente. Sai cosa mi dà fastidio, a volte? X°D Che stai discutendo delle differenze tra lo stile di impaginazione /grafico giapponese e occidentale e ti rispondono: "Ma manga vuol dire solo fumetto". Ok. E adesso?! X°D
Cioè, a volte sembra quasi che chiudano le orecchie, finendo il discorso come per dire: Ok, hai ragione, però stai zitta.
Non si nega che manga vuol dire fumetto; non si nega neanche che ogni scuola ha una sua caratteristica propria e finire il discorso con: è solo fumetto, basta, stattene muta, vuol dire chiudere gli occhi e tappare le orecchie senza motivo. XD

Vabbè, sto divagando.XD

Kimahri del Vento ha detto...

Ma secondo me non stai divagando.
Questo non è che uno dei molteplici aspetti del problema che stai trattando.
E' proprio come hai detto tu: tutti questi discorsi sul manga più o meno puro, e sulla possibilità o meno di fare un buon prodotto fumettistico in Italia, sono riusciti ad eclissare quello che invece dovrebbe essere il reale obiettivo di un qualsiasi artista; e cioè farsi apprezzare per quello che offre, e indipendentemente dal modo stilistico in cui lo fa.

Sai cosa penso?
Le fonti di ispirazione sono pressocchè infinite, ma il frutto di un fumettista è unico nel suo genere, ed è fatto di influenze differenti.
Posso dire che il mio stile, il mio tratto, il mio modo di raccontare la storia è affine al manga, ma questo non deve necessariamente significare il fatto che io stia cercando di mangiucchiare la polvere dei maestri giapponesi. Potrei cercare di proporre davvero qualcosa di nuovo e interessante, che cerchi finalmente di sdoganare l'idea del fumetto nella mente - ancora troppo ottusa - del pubblico italiano. Nè più, nè meno di come hanno fatto Dylan Dog e Tex qualche anno fa.

Il pregiudizio è una delle peggiori trappole mentali dell'uomo.

KoShiatar ha detto...

Kimahri ha capito bene cosa volevo dire.

Ilenia Gennari ha detto...

Vi ringrazio per avere animato il mio blog con questo dibattito. :3

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